Date: Sat, 18 Jan 1997 14:34:37 -0800 To: paolini@dimi.uniud.it Subject: Commento formula Bellia. Questa mattina un alunno di una mia classe (IV Liceo Scientifico) ha portato in classe una rivista (non ricordo purtroppo quale .... nella curiosita' ho letto solo l'articolo) in cui con enfasi si riportava della formula risolutiva di Bellia per le equazioni algebriche di grado n, con qualche fugace cenno sulla stessa : e' inutile farLe osservare che abbia intuuito subito che si trattasse di un algoritmo per la ricerca di soluzioni approssimate. La cosa che mi ha spinto a scriverLe e' anzitutto che sento il dovere di ringraziaLa per essere intervenuto nella questione per demistificare il tentativo forse involontario di presentare la Scienza come una sorta di Corporazione in cui non c'e' posto per gli "altri" e anche per aver sottolineato il nefasto potere dei media che nella affannosa ricerca dello scoop lesinano spazio al lavoro di "routine" di matematici, fisici, etc etc per darne a profusione all'ultimo arrivato ( mi perdoni il sig Bellia ) solo ed esculsivamenti per amore di cronaca. Da insegnante non posso che sottolineare lo smarrimento provato dagli alunni nel momento in cui una certezza che avevano acquisito, viene distrutta con tanta facilita' dalla stampa, come a dire : nella scuola ti insegnano cose errate , perche', ... vedi, il sapere e' altrove ... dove anche tu puoi trovarlo senza bisogno di studiare le intuizioni, le scoperte, le conoscenze di chi ti ha preceduto ed ha impegnato la vita nella ricerca della verita' e della conoscenza. Nel ringraziarLa ulteriormente porgo distinti saluti. Con stima ed ammirazione [firma]