Caro Maurizio, ho visto solo ieri il tuo mesg di sabato perche' quella mattina sono poi tornato a casa molto presto. Interessante il caso del Sig. Bellia, non lo conoscevo, ma non e' l'unico. Mi ricordo che un giorno, nei primi tempi che ero a [...] [negli anni 81-82], venne a trovarmi in ufficio un tizio, che non conoscevo e di cui purtroppo non ricordo il nome, intenzionato a sottopormi il suo dattiloscritto con la formula risolutiva per le equazioni di grado qualunque. Era convinto dell'assoluta correttezza ed eleganza della sua formula. Mi ricordo che il lavoro cominciava con parole del tipo: "l'equazione di grado n, altissimo esempio dell'assoluta perfezione matematica, ecc.. ecc.." La cosa mi fece un po' ridere per l'ingenuita' di questa persona; non basto' che gli dicessi di Galois e degli sforzi dei matematici precedenti, di fronte alla sua insistenza mi tocco' leggere il lavoro e mi accorsi con sorpresa che non c'era nessuna formula sbagliata da correggere, bensi' non c'era nessuna formula. C'erano solo dei discorsi un po' fumosi sulla traslazione che serviva per portare uno zero nell'origine e poi un procedimento di approssimazione. Il nocciolo del problema e' proprio qui, bisogna precisare bene fin dalle scuole medie che cosa si deve intendere per soluzione di un problema. C'e' il teorema di esistenza, la rappresentazione esplicita e l'approssimabilita'. Sono 3 cose del tutto indipendenti, se si pensa al problema rilassato si puo' immaginare perfino l'approssimabilita' senza l'esistenza. L'esistenza di questi ciarlatani che credono di dare grandi risposte e' dovuta anche alla confusione fra questi 3 modi di risolvere i problemi. Certo il motivo e', come di tu, che i profani hanno la sensazione che la matematica sia una cosa terribilmente astrusa e fatta da persone con la testa per aria, ma spesso questo dipende da come viene presentata negli anni della formazione: poco senso logico (se c'e' gia' un teorema e' inutile cercare un altro teorema che dica il contrario) e soprattutto poca concretezza. [...] [Firmato]